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Donne in età fertile e fabbisogno di ferro: quando serve un’integrazione?

Il ruolo del ferro nelle donne in età fertile

l ferro è un minerale essenziale per il nostro organismo dal momento che svolge un ruolo cruciale nella produzione dell’emoglobina, una proteina presente nei globuli rossi che trasporta l’ossigeno dai polmoni a tutte le cellule del corpo.

Quando si parla di carenza di ferro, spesso si citano i dati statistici che mostrano come le donne in età fertile siano tra i soggetti più colpiti. Questo si spiega col fatto che, in questa fase della vita, il fabbisogno di ferro è particolarmente elevato a causa di vari fattori fisiologici e ciclici che influenzano i livelli di questo minerale nel sangue.

Durante l’età fertile, le donne sperimentano ogni mese cicli mestruali che comportano una perdita di sangue. In media si stima che una donna perda circa 30-40 millilitri di sangue per ciclo, equivalenti a circa 15-20 milligrammi di ferro. Se questa perdita continua non viene compensata adeguatamente tramite l’alimentazione, può portare a una riduzione delle riserve di ferro nel corpo e, in casi più gravi, all’anemia da carenza di ferro, anche detta anemia sideropenica.

Particolarmente a rischio sono le donne che soffrono di:

  • Polimenorrea (durata del ciclo minore di 21 giorni)
  • Ipermenorrea (ciclo intenso)
  • Menorragia (ciclo che dura più di 7 giorni)
  • Metrorragia (sanguinamento anomalo)

Si stima inoltre che i soggetti presentano maggiori probabilità di sviluppare una carenza di ferro in caso di celiachia, dieta vegetariana o vegana, emorroidi, attività sportiva intensa e abuso di farmaci antinfiammatori. Tutti questi fattori sono in grado di impattare negativamente sull’assorbimento del ferro o ne aumentano il fabbisogno.

Integrazione di ferro quando e per quanto tempo

Riconoscere tempestivamente i segnali di una possibile carenza di ferro è fondamentale per un intervento adeguato. I sintomi più comuni includono:

  • Stanchezza e affaticamento persistente
  • Pallore della pelle e delle mucose
  • Debolezza muscolare
  • Capelli fragili e perdita di capelli
  • Unghie fragili o concave
  • Vertigini e mal di testa

Questi segnali potrebbero indicare che la sola alimentazione non è sufficiente a coprire il fabbisogno di ferro e quindi sottolineare la necessità di un’integrazione. Tuttavia, se si sospetta una carenza di ferro, è importante consultare un medico per eseguire un esame del sangue e determinare i livelli di ferritina, l’indicatore delle riserve di ferro nell’organismo.

Essendo le donne in età fertile spesso interessate da questa problematica, è cruciale che controllino regolarmente i loro livelli di ferro con esami del sangue. Nel caso in cui sia necessaria un’integrazione alla normale alimentazione, sarà il medico a valutare il dosaggio e i tempi dell’assunzione, che di norma non si limita ai giorni delle mestruazioni ma viene attuata a cicli continuativi di 3-4 mesi per consentire il graduale ripristino dei livelli ottimali di ferro.

Questo è l’approccio generico ai problemi di carenza di ferro nelle donne in età fertile. Un discorso a parte va fatto per il capitolo “gravidanza e allattamento”, fasi delicatissime in cui il fabbisogno di ferro aumenta significativamente per supportare la crescita del feto e la formazione della placenta.

DDM Ferro liquido: efficacia, gusto e praticità

Quando si sceglie un integratore a base di ferro sono tanti gli aspetti da considerare.

Molti farmaci o integratori di ferro disponibili sul mercato presentano alcune limitazioni come assorbimento inefficace, effetti collaterali gastrointestinali e sapore metallico sgradevole (per una panoramica completa su questo argomento leggi la pagina ferro microincapsulato)aspetti che possono compromettere l’aderenza al trattamento.

La linea DDM Ferro liquido, che rappresenta una novità assoluta in Italia, è stata progettata per superare questi limiti. Entrambe le formulazioni della linea sono a base di Ferro Pirofosfato Micronizzato e Microincapsulato, una tecnologia che unisce efficacia, gusto e praticità.

L’efficacia è stata convalidata da uno studio clinico del 2021, il quale ha valutato i benefici di un’integrazione di ferro a base della formulazione brandizzata in Italia come DDM Ferro liquido in pazienti con carenza di ferro. Questa integrazione ha aumentato i livelli di ferritina sierica di 11 µg/L in 12 settimane facendo registrare anche un incremento significativo dei livelli di emoglobina ed ematocrito, un’ottima aderenza al trattamento e l’assenza di effetti collaterali rilevanti.

Per le donne la formulazione in stick liquidi da 5,7 g si dimostra particolarmente adatta. Innanzitutto, lo stick liquido offre un sapore molto gradevole, tanto che questa formulazione ha meritato il primo premio come “bevanda funzionale più gustosa” al Vitafoods Asia-Taste Award (competizione tenuta nell’ambito di una fiera internazionale del settore nutraceutico e giudicata da un vasto pubblico di partecipanti all’evento). In più presenta anche una notevole praticità d’uso per tutte le donne che non amano i prodotti in compresse perché hanno difficoltà a deglutire o semplicemente per quelle che prediligono la comodità di un prodotto “on-the-go” da mettere in borsa e consumare durante la giornata in qualsiasi momento.

Grazie a DDM Ferro stick liquido, è possibile integrare il ferro in modo efficace e piacevole, risolvendo i problemi legati alla carenza di questo importante minerale e contribuendo al benessere generale delle donne in età fertile.